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Fabriano (AN)

E’ uno dei comuni più estesi d'Italia, posto in una pittoresca vallata circondata da colline e dalle origini antichissime. Ritrovamenti presso Vallemontagnana (Paleolitico Medio), Collegiglioni (Paleolitico Superiore), Acquatina di Attiggio (Neolitico), Vetralla Chiesa di San Lorenzo (villaggio eneolitico) ... attestano che il territorio è stato abitato fin dall'Era Preistorica. La storia di Fabriano si perde dunque nel tempo.

E' certo che da sempre ha avuto una vocazione artigiana impareggiabile: capofila fu l'Arte dei Fabbri (non è senza motivo che il fabbro è assurto a simbolo della città). Ben 38 erano le Fabbrerie ubicate in detta zona. Famose le molle per il fuoco, o meglio, le "tenaglie a massello", dette volgarmente "le chiappe " di Fabriano. Ma tantissime altre furono le attività artigianali che svolsero nel tempo un fondamentale ruolo e tra queste emersero: L'Arte della Lana, l'Arte dei Conciatori di pelle, l'Arte dei Calzolari fino a giungere all'Università dei Cartari. E' a tutti noto che l'arte della carta fece acquistare a Fabriano fin dal XIII secolo il primato in Italia ed in Europa, soprattutto della lavorazione della carta filigranata, senza dimenticare che ai Fabrianesi si attribuiscono l'invenzione della pila idraulica a magli multipli e la tecnica della collatura con gelatina animale, che perfezionarono sempre più l'arte di fabbricare la carta. Oggi le cartiere "P. Miliani” vantano una produzione ancora all’avanguardia specializzati soprattutto nella realizzazione di filigrane destinate alla stampa delle banconote di tutto il mondo, che ha allestito al suo interno un interessantissimo Museo della Carta. Interessante anche il Museo della Musica, dove è possibile ammirare clavicembali e pianoforti tra i più antichi.

Numerosi sono i monumenti che testimoniano la storia dell’abitato: spiccano una corte trecentesca, che fa da cornice alla splendida piazza del Comune, il palazzo del Podestà, eretto nel 1255, e la Fontana Rotonda del 1285. Gli edifici religiosi di maggior pregio sono il trecentesco Duomo, la chiesa di San Nicolò, la duecentesca chiesa di Sant’Agostino, quella barocca dei Santi Biagio e Romualdo, quella del Sacro Cuore e il seicentesco oratorio del Gonfalone.

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