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Sulmona (AQ)

La città, patria dell’illustre poeta latino Ovidio, sorge sul margine meridionale della conca omonima, in prossimità del Parco Nazionale della Majella. Centro abitato sin dall’antichità, ebbe il suo periodo di massimo splendore sotto la dominazione sveva ed angioina.

Sulmona è la città dei confetti: la loro lavorazione ha avuto l'avvio nel XV secolo. Le altre attività artigianali si riferiscono ai merletti lavorati con il tombolo, al ferro battuto, al legno intagliato ed alla confezione di coperte e tappeti.

Sulmona vanta un impressionante patrimonio artistico ed architettonico, come testimoniato dai numerosi musei presenti; in centro da visitare la splendida Cattedrale di S. Panfilo, dell’XI secolo ed interno barocco, ed il complesso dell’Annunziata. Suggestivo e ben conservato l’acquedotto medievale, risalente al XIII secolo. In prossimità della Pasqua, si svolgono la Processione del Venerdì Santo e quella della Madonna che Corre.

Al di fuori del centro abitato sorge l’Abbazia di S. Spirito, voluta da Celestino V nel 1241; nel vallone S.Onofrio c'è ancora la fonte sacra dell'Amore fra dirupi, cespugli e detriti che probabilmente hanno mutato nei secoli l'aspetto della zona tanto cara ad Ovidio. Alle falde del Morrone si trova il santuario di Ercole Curino, compreso in un Parco Archeologico.

I primi abitanti della zona e fondatori di Sulmo furono i Peligni; l’abitato compare per la prima volta durante la narrazione della seconda guerra punica, quando rimase fedele a Roma. Durante la Guerra Sociale, nel 90 a.C., venne distrutta dai Romani. Questi ultimi la trasformarono in seguito in municipio.

Nel Medioevo Sulmona fu coinvolta nelle guerre che sconvolsero il Meridione d’Italia, fra il papa e l’imperatore Federico II e fra Angioini ed Ungheresi I. A partire dal XVI secolo fu sotto la dominazione dei De Lannoy, dei Conca e della famiglia Borghese.

Il centro storico ospita i palazzi che nei secoli si sono succeduti ad abbellire le vie e gli scorci della città: oltre al celebre Palazzo dell’Annunziata, si ricordano Palazzo Mazara, del XVIII secolo, Palazzo Meliorati, del XVI secolo, il Palazzo Sardi, del XV secolo, Palazzo Corvi, del XVIII secolo, solo per citarne alcuni.

Fra i luoghi di culto da visitare, oltre alla chiesa dell’Annunziata, parte dell’omonimo complesso, e la Badia Morronese, vi sono la chiesa di S. Francesco della Scarpa, la chiesa di S. Maria della Tomba e la chiesa di S. Gaetano, al di sotto della quale sono emersi mosaici romani.

 

 

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